RECESSIONE GENGIVALE SULLA CORONA DI UN INCISIVO CENTRALE TRATTATA CON TECNICA BOPT
Descrizione del caso
Il paziente giunto alla nostra osservazione si è presentato con una precisa richiesta estetica. Si lamentava della sua corona sull’incisivo centrale di destra (elemento 11) che risultava scheggiata in un angolo e che col tempo si era inoltre decolorata (ingiallita). La forma di questa corona era molto bombata: si evidenziava una marcata differenza estetica con il dente naturale controlaterale. Il caso clinico era complicato da una migrazione della gengiva a livello del colletto del dente (recessione gengivale) che lasciava scoperta parte della radice sottostante evidenziando un antiestetico bordino scuro dovuto probabilmente alla vecchia corona in metallo-ceramica.
Piano di trattamento
Si è pianificata per prima cosa la sostituzione della vecchia corona con una corona in resina provvisoria, avendo cura di prepararla il più possibile con le caratteristiche e la forma dell’incisivo vicino.
Al momento del posizionamento della corona provvisoria ci si è accorti però che vi era una grossa discrepanza tra la lunghezza di quest’ultima e quella del dente naturale contiguo.
E’ parso chiaro che l’approccio a questo caso clinico richiedeva un’accurata e precisa scelta sul tipo di preparazione da effettuare. Era la chiave per potere ottenere un risultato esteticamente ineccepibile.
Probabilmente applicando un diverso tipo di preparazione all’elemento dentale, avremmo potuto ottenere un cambiamento della forma della gengiva (permettendo ad essa di scendere riadattandosi così alla forma del nuovo provvisorio). Ci si è affidati quindi, consapevolmente, alla preparazione specifica a finire. Si è proceduto perciò a eliminare la vecchia preparazione e a riposizionare un nuovo provvisorio in resina, che avrebbe dovuto guidare la gengiva nel riposizionarsi più in basso.
Cosi è stato, si sono eseguiti nel tempo vari controlli del livello raggiunto della gengiva sempre attraverso la gestione del provvisorio in situ, sul quale venivano di volta in volta modificati il margine di chiusura e la forma. Abbiamo cosi ritardato ulteriormente la presa dell’impronta definitiva per accertarci che i tessuti gengivali si fossero stabilizzati nel punto voluto e infine, dopo le previste prove estetiche, è stata definitivamente posizionata la corona in disilicato di litio.
Conclusioni
La particolarità di questo caso di riabilitazione estetica può ricollegarsi alla volontà di concentrarsi solamente sulla preparazione protesica, escludendo ogni intervento invasivo tipo; chirurgico muco-gengivale* o estrusione ortodontica preprotesica che solitamente viene impiegato nei casi di recessione gengivale.
(*Questo tipo di protocollo chirurgico prevede lo scollamento della gengiva nel tentativo di riposizionarla più coronalmente, cioè più vicina al dente, con lo scopo di accorciarne la lunghezza dello stesso).
La difficoltà era nella tempistica e nella scelta del tipo di preparazione da fare.
Si è deciso con successo di eliminare la precedente preparazione a spalla con una preparazione a finire: grazie a questo, siamo riusciti a far scendere la gengiva verso il basso e a recuperare pienamente la differenza di lunghezza tra i due incisivi centrali. Al paziente, pienamente soddisfatto, è stato consegnato un elemento dentale in disilicato di litio che aveva la medesima proporzione, forma e lunghezza del dente naturale controlaterale.
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